Giovani e intelligenza artificiale, quali i rischi per i teenager?

I più giovani hanno per definizione un notevole interesse e una grande confidenza con la tecnologia. Sono infatti sempre alla ricerca di nuove applicazioni o strumenti che possano semplificare la loro vita. Questa tendenza è stata confermata dalla ricerca sul tema “Intelligenza Artificiale” condotta da BVA Doxa e Telefono Azzurro e presentata recentemente in occasione del Safer Internet Day 2024, l’evento europeo mirato a sensibilizzare sull’utilizzo consapevole e responsabile di Internet. L’indagine ha coinvolto 806 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni.

Il 94% dei ragazzi conosce l’IA

Il 94% dei ragazzi ha sentito parlare di Intelligenza Artificiale e conosce la sua definizione, mentre il 9% ritiene di possedere una conoscenza molto buona. Più del 70% ha un’opinione positiva sull’IA, tanto da consigliarne l’utilizzo a familiari e amici (24%). Per il 13%, l’Intelligenza Artificiale è utile anche per distrarsi dai problemi quotidiani e ricevere supporto nelle sfide emotive e psicologiche.

I timori legati alla rete

I giovani sono sempre più utilizzatori e consumatori di servizi internet, ma non mancano le preoccupazioni in merito. In particolare, il 31% del campione teme un possibile furto d’identità. Il 28% si preoccupa per la privacy e la sicurezza dei propri dati personali. Altri potenziali rischi riguardano la scarsa protezione da situazioni dannose e violente, con il 21% che ha paura di danni alla reputazione dovuti alle immagini generate dall’AI. Il 20% teme di entrare in contatto con contenuti inappropriati, mentre il 10% esprime preoccupazione per la creazione di immagini pedopornografiche.

ChatGpt, uno strumento noto

L’indagine ha esaminato anche l’uso di chatbot da parte dei ragazzi. Il più famoso, ChatGpt, risulta conosciuto da 8 ragazzi su 10. Il 6% lo utilizza quotidianamente, mentre il 40% più volte a settimana. Il 54% ritiene che il principale aspetto positivo di ChatGpt sia la facilità d’uso e la possibilità di essere utilizzato per diverse attività. Tuttavia, il 34% sottolinea la difficoltà nell’avere accesso a fonti sicure e attendibili, mentre il 51% teme che l’utilizzo renda più pigri.

Per concludere

In conclusione, i giovani italiani dimostrano una buona conoscenza e un’accoglienza favorevole verso l’Intelligenza Artificiale. Allo stesso tempo, però, le nuove generazioni esprimono alcune preoccupazioni riguardo alla sicurezza online, alla privacy e all’impatto sociale degli strumenti tecnologici. I teenager italiani sono quindi ben disposti nei confronti dell’IA, però manifestano anche un pensiero critico fondamentale per un corretto utilizzo.