Nel 2020 crolla il mercato degli smartphone in Europa

Un impatto più pesante di quello che ha interessato la telefonia mobile durante la crisi finanziaria del 2008. È quanto subirà il mercato europeo degli smartphone a causa della crisi sopraggiunta con il coronavirus. A prevederlo sono gli analisti di Idc, secondo i quali quest’anno il settore potrebbe verosimilmente perdere oltre un quarto del suo valore. E l’Italia e la Spagna saranno i Paesi più colpiti da una domanda al collasso.

“In Europa l’impatto più pesante si registrerà in paesi come l’Italia e la Spagna, i più colpiti dall’epidemia – spiega l’analista Marta Pinto – ma nel nostro scenario più probabile ci aspettiamo che quasi tutti i mercati europei caleranno di circa un quinto” del valore.

Lo scenario più pessimista stima un down del 47,1%

Più in particolare, in base alle stime di Idc, nello scenario giudicato più probabile il mercato europeo degli smartphone nel corso dell’anno vedrà il suo valore diminuire del 26,8%. Secondo Idc nello scenario più roseo invece il calo è contenuto al 10%, mentre in quello più nero il crollo raggiunge il 47,1%.

Questo perché nel primo trimestre, secondo Idc, i problemi hanno riguardato la produzione, e quindi l’offerta. “Questi problemi ora sono finiti, ma i mercati adesso si trovano ad affrontare una situazione completamente nuova che vede la domanda al collasso”, sottolinea Marta Pinto.

I vincoli di offerta osservati nel primo trimestre sono in gran parte scomparsi

Un altro fattore a pesare sulla contrazione del mercato europeo è la svalutazione fuori dall’Eurozona, con deprezzamenti che hanno interessato dalla corona norvegese al rublo russo, passando per diverse valute dell’Europa Orientale, riporta Ansa. A novembre 2019 Idc per quest’anno prevedeva ancora una crescita del 2,7%, ma è verosimile che il settore subirà i blocchi imposti in tutto il continente per contenere il coronavirus, e in seguito gli effetti della crescente disoccupazione. I vincoli di offerta osservati nel primo trimestre dell’anno sono in gran parte scomparsi, mentre il problema della diffusione del virus sta facendo crollare la domanda.

Quest’anno la contrazione del Pil europeo sarà dell’8%, il doppio del 2009

D’altronde, i dati di febbraio non sono certo di buon auspicio, con un -38% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, e 61,8 milioni di unità spedite contro le 99,2 milioni di febbraio 2019. Secondo la società di analisi, si tratta della più netta inversione che l’industria della telefonia abbia mai visto in Europa nel corso dei 20 anni in cui Idc ha monitorato il settore. Durante l’ultima grande recessione, quella del 2008, il valore del mercato telefonico europeo è diminuito del 6,3% nel 2008 e del 13,1% nel 2009 in termini di dollari. E se il Pil europeo nel 2009 ha subito una contrazione di oltre il 4%, le ultime previsioni indicano che quest’anno la contrazione sarà il doppio.