Malati di smartphone, i segnali per riconoscere la dipendenza

Lo smartphone sta diventando una vera e propria dipendenza, un problema trasversale che tocca non solo le più diverse fasce d’età, ma anche quasi tutti i paesi del mondo. Insomma, chi vive nel 2017 si “ammala” di smartphone. E non è uno scherzo, stando ai numeri davvero impressionanti: quasi la metà degli utenti usa il suo telefonino in media 5 ore al giorno, che salgono a 7 per circa un utente su quattro (il 26%). Solo il 4% passa un’ora sui dispositivi.

I paesi in via di sviluppo i più colpiti “dall’epidemia”

Stando alle recenti analisi condotte da Counterpoint Reserach, che ha effettuato un ampio studio internazionale un campione di 3.500 utenti tra i 15 e i 45 anni, le popolazioni più “affezionate” allo smartphone sarebbero quelle dei paesi emergenti. La motivazione è presto spiegata: hanno meno mezzi tecnologici e usano il dispositivo mobile anche al posto dei computer.

Navigare e giocare, le occupazioni preferite

Navigare su Internet e giocare risulterebbero, sempre in base allo studio, le attività preferite da chi possiede uno smartphone. Le percentuali di utilizzo per queste motivazioni risultano infatti del 64% e del 62% rispettivamente. Tra le ragioni che ci spingono a consultare continuamente il nostro dispositivo mobile ci sarebbero poi il controllo della posta elettronica (56%) e la gestione dei diversi sistemi di messaggistica (54%).

Smartphone, destinati a una vita breve

Tutto questo consumo di smartphone non coincide però con una lunga durata dei dispositivi. Anzi: lo studio rivela che il ciclo di vita medio dei dispositivi mobili si è ridotto a soli 21 mesi di vita.  Cresce invece, e si tratta di cifre astronomiche, la spesa annua per l’acquisto di nuovi telefonini smart: si sono infatti superati i 370 miliardi di dollari. La maggior parte dei patiti di smartphone mette in conto una spesa media di 400 dollari per sostituire il proprio dispositivo.

Dipendenza? Ecco i sintomi

Ci sono una serie di segnali da tenere d’occhio, avvisa sempre lo studio di Counterpoint Research. Ad esempio, sono sintomo di una possibile dipendenza controllare ogni istante le notifiche, oppure la posta elettronica o ancora essere sempre presenti sui social network. Altrettanto pericoloso può essere il camminare (per non parlare del guidare!) a testa bassa, con gli occhi fissi sullo schermo. L’insidia è ancora maggiore per gli adolescenti, spiegano gli esperti: alcuni problemi di insicurezza e depressione, specie per gli i ragazzi, potrebbero essere causati proprio dalla dipendenza da smartphone.