Hotellerie, anche la camera per i disabili può essere di design (e vendibile a tutti)

Si parla sempre più di turismo accessibile e, con questa definizione, si intende la possibilità per tutti di concedersi una vacanza, alle migliori condizioni. Quando si affronta l’argomento, si pensa a disabilità permanenti ma, più in generale, la parola accessibilità comprende anche disabilità temporanee che potrebbero coinvolgere ognuno di noi: una gamba ingessata, ad esempio – ma pure persone anziane o mamme con bambini che quindi necessitano di servizi ad hoc. Fatte queste premesse, appare evidente che sono gli alberghi i luoghi di vacanza in cui maggiormente si devono mettere in pratica tutte quelle misure che rendono la struttura e le camere pienamente accessibili.

Cosa dice la legge

In Italia, la legge che regolamenta l’accessibilità dei locali che offrono servizi al pubblico risale all’ormai lontano 1989 ed è quindi datata.  Si tratta della legge n. 13 del 1989 che, entrando nel merito, fa riferimento al Decreto Ministeriale 236 dello stesso anno. La norma ha sostanzialmente introdotto tre principi: l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità. In particolare, è importante capire cosa si indende, legalmente, anche per accessibilità: si tratta della condizione in cui l’immobile è totalmente fruibile anche alle persone su sedia a ruote. Insomma, gli alberghi devono rispettare le indicazioni previste dal Decreto Decreto Ministeriale 236 per fregiarsi del titolo di accessibili. In particolare, l’art. 5 riporta: “1.3. Ogni struttura ricettiva (alberghi, pensioni, villaggi turistici, campeggi, ecc.) deve avere tutte le parti e servizi comuni ed un determinato numero di stanze accessibili anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria. Tali stanze devono avere arredi, servizi, percorsi e spazi di manovra che consentano l’uso agevole anche da parte di persone su sedia a ruote”.Ma questo non significa che le stanze degli hotel, e in particolare i bagni, debbano trasformarsi in ambienti dall’aspetto “medicale”. Tutt’altro.

Bello e funzionale significa vendibile

Fermo restando che una struttura ricettiva è giustamente obbligata ad attrezzare ad hoc alcune stanze per accogliere persone con disabilità, non è detto né scritto da nessuna parte che queste camere debbano perdere in bellezza e design. La funzionalità può infatti benissimo coniugarsi con l’estetica: e dovrebbe essere proprio così, altrimenti le camere allestite per chi ha una disabilità rischierebbero di essere vendute con maggior difficoltà ai clienti cosiddetti normodotati. E un albergo vive, e fa business, solo e soltanto se le camere sono piene.

Come scegliere il fornitore giusto

L’ambiente della camera d’hotel più delicato in questo ambito è sicuramente il bagno, che deve rispettare una serie di parametri in termini di spazi, dimensioni e accessibilità anche per chi è su una sedia a ruote. Ma devono anche essere dei locali ben curati e funzionali, così da essere completamente sicuri e godibili da chiunque. Per essere sicuri di realizzare ambienti di alta qualità e soprattutto in linea con le più moderne tendenze del design, un nome di riferimento nel mondo dell’hotellerie è Mediclinics, azienda che produce asciugamani elettrici, asciugacapelli e a una vasta gamma di accessori, compresa una selezione di essenziali barre di sostegno per disabili. Si tratta di prodotti in acciaio, dalle linee moderne e piacevoli, disponibili in diverse forme e misure per qualsiasi necessità, inclusi i seggiolini ribaltabili per installazione in doccia. Oltre a essere belli, tutti questi accessori sono conformi alle normative dedicate ADA e UNE41523.